Programma Congressuale
da 11:00 a 12:30
Tavola rotonda Governance della Ricerca [ ws.110 ]
Qualsiasi politica per essere efficacemente attuata ha la necessità di fare riferimento ad adeguate risorse cognitive, tecniche ed organizzative e validi assetti di governance, in grado di coordinare e integrare le azioni dei diversi soggetti pubblici e privati coinvolti.
Tale aspetto è ancora più rilevante per l’implementazione di politiche complesse come quelle della ricerca e dell’innovazione.
L’indirizzo, la gestione e l’attuazione delle politiche e degli strumenti afferenti al settore della ricerca e dell’innovazione, sono ad oggi affidati dalle Amministrazioni regionali a specifiche organizzazioni costituite ad hoc (es. Agenzie regionali per la R&I) ovvero a organizzazioni già esistenti (es. Agenzie di sviluppo o Finanziarie regionali).
Il tema della governance delle politiche di ricerca e innovazione assume ancora più importanza alla luce della Smart Specialization Strategy al fine di realizzare la più ampia e fattiva partecipazione degli stakeholders, sia nelle fasi di definizione degli obiettivi e degli strumenti di intervento, che in quelle di attuazione e di monitoraggio e valutazione degli esiti. Un sistema di governance in grado di cogliere la piena realizzazione degli obiettivi di ciascuna regione rispetto alla S3 deve operare a livello strategico in modo da:
• Abilitare la condivisione con gli stakeholder;
• Rafforzare la conoscenza del sistema regionale;
• Sviluppare la capacità di valutazione delle politiche;
e a livello operativo:
• Garantire uniformità e efficienza di accesso agli incentivi;
• Specializzare e migliorare i servizi della Rete Regionale;
• Attivare azioni di «co-progettazione» con gli attori locali;
• Networking e comunicazione regionale e extraregionale.
La conferenza pone a confronto alcune esperienze significative di modelli di governance attuati nelle regioni Emilia Romagna, Puglia e Calabria. L’obiettivo è quello di analizzare le caratteristiche organizzative di modelli già operativi nelle diverse realtà italiane, con specifico focus sulla mission e governance, attività realizzate ed i servizi offerti, in modo da poter fare riferimento ad un set di informazioni, buone pratiche ed elementi di benchmarking, anche alla luce dell’approccio strategico e operativo richiesto dalle nuove policy di cui alla Smart Specialization Strategy (S3).
A cura di
Programma dei lavori
Intervengono

Paolo Praticò lavora per la Regione Calabria, da luglio 2013, dove ricopre il ruolo di Dirigente generale del dipartimento programmazione nazionale e comunitaria. E’ Autorità di gestione del POR Calabria FESR – FSE 2014/2020 e del POR FESR 2007/2013. Coordina la definizione e l’attuazione della strategia di specializzazione intelligente (S3).
Si laurea a Milano, in Economia e Commercio, nell’indirizzo di politica economica, all’Università Cattolica.
Lavora come consulente con strutture pubbliche e private, sui temi dell’innovazione e dello sviluppo locale, sino al 2003 quando viene nominato dirigente di un ufficio del dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (DPS), dove segue gli Accordi di programma quadro. In Regione Toscana dal 2007 al 2009, come dirigente, si occupa di politiche industriali e innovazione.
In seguito rientra al DPS come componente dell’Unità di valutazione degli investimenti pubblici. E’ responsabile dell’Unità dal settembre 2009 ad aprile 2012.


È laureata in Chimica e ricopre il ruolo di dirigente del Consiglio nazionale delle ricerche. È presidente di Imast, il Distretto Tecnologico sull’ingegneria dei Materiali Polimerici e compositi della Regione Campania e svolge dal 2013 lo stesso ruolo per ARTI (Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione della Puglia). Ha concorso alla redazione e all’attuazione di piani strategici di sviluppo industriale regionale, ricoprendo numerosi incarichi presso organizzazioni pubbliche e private.
È autrice di circa settanta articoli scientifici, due monografie, un brevetto. Svolge attività di docenza sui temi di ricerca industriale, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale. Dagli anni Novanta è impegnata sui temi del trasferimento tecnologico, la valorizzazione dei prodotti e delle attività di ricerca, la creazione di spin off e reti di impresa, la conduzione di progetti di ricerca industriale, lagestione di strutture avanzate di ricerca e sviluppo. È componente del Comitato Strategico dell’Airi, Associazione italiana per la ricerca industriale, di gruppi di lavoro Aspen e del Comitato scientifico della fondazione Plart per la diffusione e la conoscenza scientifica e artistica dei materiali plastici.

Ingegnere meccanico con dottorato di ricerca in robotica industriale. Ha esperienza ultraventennale sui temi dell'applicazione industriale dell'innovazione e del trasferimento tecnologico che ha trattato a livello regionale, nazionale ed internazionale. E' stata membro di gruppi di lavoro, esperta, revisore e valutatrice per la Commissione Europea, ha partecipato a numerosi progetti transnazionali coordinandone alcuni.