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P.C.M. - DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE EUROPEE

Il Dipartimento per le Politiche Europee è la struttura di cui si avvale il Presidente del Consiglio dei Ministri nell’ambito dei rapporti tra il Governo italiano e le istituzioni europee.

Tra le principali attività, assicura:

- Il coordinamento nelle fasi della formazione della normativa europea e del suo recepimento nell’ordinamento italiano;

- il funzionamento del Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE);

- la Relazione annuale al Parlamento sulla partecipazione dell’Italia all’UE;

- la prevenzione del contenzioso europeo;

- Il coordinamento sui temi del mercato interno, quali la libera circolazione delle persone, servizi e delle merci, la libertà di stabilimento, gli appalti pubblici, la proprietà intellettuale, gli aiuti di Stato;

- la comunicazione e informazione sull’UE, in particolare sull’accesso alle politiche, ai programmi,  alle opportunità, ai diritti.

Inoltre:

Con il Centro nazionale SOLVIT, il Dipartimento assiste cittadini e imprese che segnalano casi di non corretta applicazione  del diritto europeo da parte delle Pubbliche Amministrazioni degli Stati membri.

Con il Centro di assistenza sulle qualifiche professionali, il Dipartimento informa e assiste i cittadini per il riconoscimento delle qualifiche professionali o della libera prestazione di servizi nell’UE.

Come Coordinatore nazionale del  Sistema IMI, il Dipartimento coordina e facilita la cooperazione amministrativa e l'assistenza reciproca tra autorità competenti nelle questioni relative al mercato interno.

 


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mercoledì, 25 Maggio 2016

11:30
13:30

Tessera professionale europea, innovazione e opportunità[ws.37]

Cos’è la Tessera professionale europea? Come può questo nuovo strumento digitale semplificare e migliorare la mobilità dei professionisti e incentivare una più moderna cooperazione amministrativa a livello europeo?

Sono cinque, attualmente, le professioni interessate: agente immobiliare, infermiere, farmacista, fisioterapista e guida alpina. I professionisti italiani hanno mostrato da subito il loro interesse e italiana è stata la prima tessera professionale europea rilasciata.

L’obiettivo dell’UE è sviluppare un sistema tecnologico che configuri un rapporto nuovo e semplificato dei professionisti con la PA e contestualmente aggiunga un tassello alla creazione di un sistema amministrativo europeo. E’ una sfida che gli Stati membri, fra i primi l’Italia, hanno accolto con grande spirito di collaborazione. Per l’Italia, l’impegno è di accelerare il cammino di informatizzazione della P.A. per rendere il servizio ai cittadini efficiente ed effettivamente interconnesso. 

giovedì, 26 Maggio 2016

11:30
13:30

I finanziamenti diretti dell’UE: a chi sono rivolti e come si accede[ws.38]

Quali sono le opportunità offerte dalla programmazione europea 2014-2020 in tema di finanziamenti diretti? Quali le sinergie con i finanziamenti strutturali e gli strumenti tecnici di progettazione? Come si partecipa ai bandi di gara per accedere ai finanziamenti?

A queste domande di base rispondono esperti del settore con cui il Dipartimento Politiche europee collabora da numerosi anni, organizzando seminari gratuiti su tutto il territorio italiano. I finanziamenti diretti sono erogati e gestiti direttamente dall'Unione europea, tramite bandi di gara. Si tratta di contributi che sovvenzionano progetti e interventi inerenti le politiche dell'Unione europea.  La valutazione e il controllo dei progetti sono di competenza delle diverse Istituzioni europee responsabili delle singole linee finanziarie. Qualsiasi soggetto giuridico può presentare una proposta di progetto.

giovedì, 26 Maggio 2016

14:30
16:20

La modernizzazione degli aiuti di Stato e il nuovo ruolo dei Paesi UE[ws.39]

Quali nuove responsabilità comporta per gli Stati membri il recente processo di modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE? Quali gli effetti sulle politiche di sostegno alle imprese?

 

Con la Comunicazione sulla modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE, la Commissione europea ha avviato nel 2012 un complesso processo di riforma del sistema di controllo degli aiuti che ha consentito la revisione della disciplina degli aiuti di Stato, la definizione delle regole applicabili al sostegno pubblico alle imprese e una semplificazione delle procedure anche grazie all’adozione del regolamento di esenzione della notifica.

Oggi, le responsabilità degli Stati membri sono fortemente aumentate: sono tenuti non solo a garantire la corretta applicazione della normativa in materia, ma ad assicurare la verifica ex ante del rispetto delle relative norme. Tali adempimenti sono svolti in stretto coordinamento con la Commissione, che continua a esercitare un controllo ex post sulle misure anche mediante specifici monitoraggi.

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